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Della Dott.ssa Cintia Liana Reis de Silva
La psicologia conferma quanto sia positivo, sano ed indicato che la mamma tenga il massimo tempo che può il neonato a contatto con il proprio corpo, per sentire il calore ed avere il suo sguardo. E la psicologia non è una fede, ma una scienza della mente, delle emozioni ed del comportamento umano.
I bimbi che hanno l’attenzione incondizionata restano svegli sul lettino molto più tranquilli e si addormentano da soli, invece quelli che non l’hanno possono diventare vittime della sensazione di panico e solitudine.
I bambini piccoli e la mamma sono un “corpo solo” anche dopo il parto, e saranno in “fusione emotiva” come dentro la pancia, per almeno i nove mesi successivi. Si tratta di un rapporto simbiotico, dove cercare il corpo della madre è una questione di istinto di sopravvivenza, una richiesta genuina ed autentica, che deve essere rispettata. Le teorie della terapia corporale e la psicologia dello sviluppo infantile lo spiegano bene. Nel mio primo libro, pubblicato in Brasile nel 2011 (Filhos da Esperança), approfondisco molto questi argomenti.
In più di 12 anni di esperienza professionale con le famiglie, gli adulti ed i bambini non ho mai osservato che l’eccesso di tenere tra le braccia i figli nei primi mesi di vita abbia fatto del male, mentre succede il contrario. L’indifferenza, l’abbandono, il lasciar piangere, oltre essere un abuso, formano adulti che credono che “il loro pianto” (i loro bisogni, le loro necessità) sia senza valore, immersi come sono in una cultura dove i bambini restano di più sul passeggino con l’errata idea di educarli ad essere autonomi fin da subito.
È provato che i neonati che hanno un contatto intimo con la pelle della mamma e la sua attenzione incondizionata saranno bambini più sviluppati nelle sfere emotiva, psicologica, intellettuale e fisica. Questo contatto intimo è importante anche per lo sviluppo degli organi interni; per l’apparato immunitario; per lo sviluppo dell’attaccamento sicuro descritto da John Bowlby; per una costruzione di un’identità matura; per l’allegria profonda; per la capacità di relazionarsi in maniera più piacevole con gli adulti; per la sensazione di appartenenza al mondo e per avere un rapporto più amorevole con i genitori, con se stessi e con la propria vita (BOADELLA apud SILVA, 2012).
Le mamme che scambiano il pianto di un bebé per un capriccio o un vizio e provano ad “educarlo” sin dalle prime fasi della vita, creano un bambino che userà lo stesso meccanismo per relazionarsi con le persone e con se stesso; più saggio sarebbe riconoscere ed accettare le sue necessità per quello che sono. Quando i neonati piangono “senza un motivo apparente” esprimono quello che sente la mamma, pensa, ricorda, rifiuta, le sue ansie, la sua ombra ed il suo stato emotivo nascosto (GUTMAN, 2008).
I bimbi sono “lo specchio” della mamma in virtù della condizione fusionale tra i due, per questo motivo lei deve cercare di stare bene con se stessa, indagarsi e questo significa anche prendere consapevolezza delle proprie emozioni; ecco perché é importante educare se stessi prima di avere figli. Riusciamo a capire e guardare l'altro solo quando riusciamo a capire e guardare noi stessi.
Non criticare, non giudicare, ma dare buoni esempi. Diffondere il pensiero scientifico e sostenere un discorso più maturo, intelligente e sensibile alle sfumature è più giusto. Così i bimbi soffriranno di meno e magari diventeranno adulti più sani.
Tenete i vostri figli tra le braccia senza colpa, perché una mamma che lascia il figlio di pochi mesi che piange, pensando di educarlo, può significare resistenza ad amare, a donarsi, a responsabilizzarsi e ad impegnarsi veramente con quell’essere umano.
Tre Periodico, Italia. Cintia Liana
[La Dott.ssa Cintia Liana Reis de Silva è psicologa dal 2000 ed iscritta all’albo degli psicologi in Italia dal 2013. Laureata in psicoterapia in Brasile e specialista in psicologia di coppia e famiglia. È autrice di vari articoli, due libri, ha fatto decine di interviste ed è stata citata sulle riviste più importanti del Brasile, portali internet, giornali, TV, libri e sulle tesi accademiche in Brasile ed in Portogallo. Lavora per la Senza Frontiere – ONLUS (www.adozionisenzafrontiere.org). Il suo blog riceve più di 20.000 visitatori al mese (www.psicologiaeadocao.blogspot.com). Contatto:: cintialrdesilva@yahoo.com.]