martedì 16 luglio 2013

L'importanza del contatto fisico tra mamma e bebé

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Della Dott.ssa Cintia Liana Reis de Silva

La psicologia conferma quanto sia positivo, sano ed indicato che la mamma tenga il massimo tempo che può il neonato a contatto con il proprio corpo, per sentire il calore ed avere il suo sguardo. E la psicologia non è una fede, ma una scienza della mente, delle emozioni ed del comportamento umano.
I bimbi che hanno l’attenzione incondizionata restano svegli sul lettino molto più tranquilli e si addormentano da soli, invece quelli che non l’hanno possono diventare vittime della sensazione di panico e solitudine.

I bambini piccoli e la mamma sono un “corpo solo” anche dopo il parto, e saranno in “fusione emotiva” come dentro la pancia, per almeno i nove mesi successivi. Si tratta di un rapporto simbiotico, dove cercare il corpo della madre è una questione di istinto di sopravvivenza, una richiesta genuina ed autentica, che deve essere rispettata. Le teorie della terapia corporale e la psicologia dello sviluppo infantile lo spiegano bene. Nel mio primo libro, pubblicato in Brasile nel 2011 (Filhos da Esperança), approfondisco molto questi argomenti.

In più di 12 anni di esperienza professionale con le famiglie, gli adulti ed i bambini non ho mai osservato che l’eccesso di tenere tra le braccia i figli nei primi mesi di vita abbia fatto del male, mentre succede il contrario. L’indifferenza, l’abbandono, il lasciar piangere, oltre essere un abuso, formano adulti che credono che “il loro pianto” (i loro bisogni, le loro necessità) sia senza valore, immersi come sono in una cultura dove i bambini restano di più sul passeggino con l’errata idea di educarli ad essere autonomi fin da subito.

È provato che i neonati che hanno un contatto intimo con la pelle della mamma e la sua attenzione incondizionata saranno bambini più sviluppati nelle sfere emotiva, psicologica, intellettuale e fisica. Questo contatto intimo è importante anche per lo sviluppo degli organi interni; per l’apparato immunitario; per lo sviluppo dell’attaccamento sicuro descritto da John Bowlby; per una costruzione di un’identità matura; per l’allegria profonda; per la capacità di relazionarsi in maniera più piacevole con gli adulti; per la sensazione di appartenenza al mondo e per avere un rapporto più amorevole con i genitori, con se stessi e con la propria vita (BOADELLA apud SILVA, 2012).

Le mamme che scambiano il pianto di un bebé per un capriccio o un vizio e provano ad “educarlo” sin dalle prime fasi della vita, creano un bambino che userà lo stesso meccanismo per relazionarsi con le persone e con se stesso; più saggio sarebbe riconoscere ed accettare le sue necessità per quello che sono. Quando i neonati piangono “senza un motivo apparente” esprimono quello che sente la mamma, pensa, ricorda, rifiuta, le sue ansie, la sua ombra ed il suo stato emotivo nascosto (GUTMAN, 2008).

I bimbi sono “lo specchio” della mamma in virtù della condizione fusionale tra i due, per questo motivo lei deve cercare di stare bene con se stessa, indagarsi e questo significa anche prendere consapevolezza delle proprie emozioni; ecco perché é importante educare se stessi prima di avere figli. Riusciamo a capire e guardare l'altro solo quando riusciamo a capire e guardare noi stessi.

Non criticare, non giudicare, ma dare buoni esempi. Diffondere il pensiero scientifico e sostenere un discorso più maturo, intelligente e sensibile alle sfumature è più giusto. Così i bimbi soffriranno di meno e magari diventeranno adulti più sani.

Tenete i vostri figli tra le braccia senza colpa, perché una mamma che lascia il figlio di pochi mesi che piange, pensando di educarlo, può significare resistenza ad amare, a donarsi, a responsabilizzarsi e ad impegnarsi veramente con quell’essere umano.

Tre Periodico, Italia. Cintia Liana

[La Dott.ssa Cintia Liana Reis de Silva è psicologa dal 2000 ed iscritta all’albo degli psicologi in Italia dal 2013. Laureata in psicoterapia in Brasile e specialista in psicologia di coppia e famiglia. È autrice di vari articoli, due libri, ha fatto decine di interviste ed è stata citata sulle riviste più importanti del Brasile, portali internet, giornali, TV, libri e sulle tesi accademiche in Brasile ed in Portogallo. Lavora per la Senza Frontiere – ONLUS (www.adozionisenzafrontiere.org). Il suo blog riceve più di 20.000 visitatori al mese (www.psicologiaeadocao.blogspot.com). Contatto:: cintialrdesilva@yahoo.com.]

sabato 28 gennaio 2012

Adozioni:nel 2011 calo bimbi da estero/Adoções: em 2011 diminue número de crianças do exterior

ANSA.IT

Da 57 paesi, 3154 le coppie coinvilte. Rapporto commissione.
27 gennaio, 20:36

(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Nel 2011 sono stati adottati in Italia 4.022 bambini stranieri (-2,6% rispetto al 2010): 57 i paesi di provenienza, 3.154 le coppie coinvolte. Sono i dati del rapporto della Commissione per le adozioni internazionali (Cai). La Federazione Russa, con 781 minori, e' il paese da cui provengono piu' adottati;segue Colombia (554), Brasile (304), Ucraina (297) Etiopia (296). La Lombardia ha il maggior numero di coppie adottive (559,il 17,7%)così come si conferma l'aumento in alcune regioni del sud.

Tradução Cintia Liana:
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Em 2011 foram adotados na Itália 4.022 crianças extrangeiras (-2,6% em relação a 2010): 57 os Países de proveniencia, 3.154 casais envolvidos. São os dados da relação da Comissão para as Adoções Internacionais (Cai). A Federação Russa, com 781 menores, é o País de onde vem mais adotados; seguido pela Colômbia (554), Brasil (304), Ucrania (297) Etiopia (296). A Lombardia tem o maior número de casais adotivos (559, 17,7%) assim como se confirma o aumento  em algumas regiões do Sul (da Itália).

Postado Por Cintia Liana

mercoledì 30 marzo 2011

Notizie del Brasile e dalla Senza Frontiere

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Senza Frontiere ONLUS
10 de março de 2011

Grazie al lavoro di coordinamento della dottoressa Cintia Liana Reis de Silva possiamo dire con soddisfazione che la nuova rete di collaboratori in Brasile sta dando i suoi primi frutti.

Il 25 marzo il nostro referente nazionale – avvocato Geraldo Augusto Ramos da Silva – parteciperà ad una riunione di coordinamento presso la Cejai di Belo Horizonte, capitale dello Stato del Minas Gerais. Senza Frontiere è stata inoltre invitata a partecipare ad un progetto di formazione che riguarderà gli operatori dell’adozione della Cejai di Brasilia, nel Distretto Federale. Sono segnali che ci dimostrano di essere sulla strada giusta che è quella della presenza costante dei nostri collaboratori e della cooperazione con gli operatori negli Stati brasiliani dove si effettuano adozioni.

Ci sembra infatti importante sottolineare che, nonostante l’Italia sia il più importante Paese di accoglienza dei minori brasiliani, non in tutto il Brasile l’adozione internazionale viene vista di buon occhio e tantomeno promossa dalle Autorità Locali. In alcuni Stati, come il Mato Grosso, nonostante l’alto numero di abbandoni e l’affollamento degli istituti, l’adozione internazionale viene vista ancora con sospetto e viene impropriamente accostata a situazioni come il traffico di minori o addirittura al traffico di organi.

Senza Frontiere ONLUS Notiziario
Bimestrale - numero 2


By Cintia Liana

sabato 26 febbraio 2011

Gravidanza dell'anima

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By Cintia Liana Reis de Silva

La decisione di adottare un bambino crea incertezze, dubbi, paure e ansie legate alla vita del nascituro, come l'istruzione, la creazione, la rivelazione della adozione, ecc.

Io so che l’ansia è grande, però il primo consiglio che posso dare è: calma e abbi una maggiore consapevolezza delle vere motivazioni ad adottare. Se per avere un figlio biologico si deve aspettare nove mesi, perche un adottivo deve arrivare con una settimana?

Prendete un po' di tempo per maturare il desiderio di essere madre e padre, preparate la vostra casa, la vostra vita e la possibilità di pensare sulle implicazioni di una adozione in famiglia.

Dopo viene il momento di affrontate il percorso di adozione insieme a gli organi del Stato e l’ente – ONLUS, che possibilità un momento di nuove riflessioni e elaborazioni.

Adottare porta altre incertezze che di solito non si provano con i figli biologici, ma nel tempo siamo convinti che, allo stesso modo, l'atto di adozione porta a costruire un rapporto come quello di un figlio naturale.

Liberatevi dalle vecchie credenze e trasformate il vostro concetto di famiglia. Non date ascolto alle opinioni negative nel desiderare di avere un figlio adottivo, ignoratele. Tutta la difficoltà è superata dalla realizzazione di qualcosa di più grande.

Chi adotta è parte di un mondo tutto nuovo, con altri significati e nuove scoperte circa l'amore umano.

Nel servizio del psicologia gli adottanti sono incoraggiati a pensare di più sulle loro capacità e sui pregiudizi che ancora portano con sé, oltre che sulle aspettative legate al profilo desiderato del bambino. Questo processo propone una apertura più grande di coscienza sulla maternità e paternità.


By Cintia Liana Reis de Silva